RISVEGLIO CUPORisveglio del mattino in una stanza che non riconosco, sono certo che questa sia la rivelazione di una vita, di un inizio di sorprese inaspettate.
Questa mattina non è diversa dalle altre; aspetto che mi aprano la porta per vedere la luce del giorno, e in seguito, dopo una tazza di caffè, ecco che affiora la mano con le chiavi e LUI mi dice:"Scuola!." Prendo la mia borsa ed esco da quella stanza che da mesi mi trattiene.
Scendo le scale un po stonato, forse per le notti che trascorro insonni, con i pensieri di quanto mi sta accadendo in questo periodo.
Incontro il carrello della terapia mentre mi reco in aula, giù tre pastiglie con un bicchiere dacqua ed eccomi seduto sulla mia sedia, dopo aver salutato i compagni e linsegnante.
Da qui inizia la mia giornata, scrivendo su un foglio che ha tanta importanza per quello che ci scrivo sopra.
La fatica di scrivere, e di trovare qualcosa da dire nello spazio di questora di scuola, mi porta a perdermi nel nulla, ma non voglio finire la mia giornata senza aver completato il mio scritto.
Cupo è il mio risveglio, uscire dalla cella, aprire gli occhi e vedere la luce del giorno, è il segno che inizia un nuovo giorno, ed è uno di meno da vivere qui dentro.Giovanni Marasco
© eda varese 2001