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Il mio dopoguerra nel Sarrabus a sud-est della Sardegna

Dal dopoguerra ad oggi la societ cambiata radicalmente. Sia nella famiglia, sia sul lavoro, dopo la fine della seconda guerra mondiale, dal 1946 in poi, l’Italia pensa al rinnovamento dopo che gli italiani, comprese le donne, per la prima volta, vengono chiamati alle votazioni per scegliere tra la Monarchia e la Repubblica. Nasce cos la Repubblica italiana. Si pu dire che il paese fosse contadino, in quanto le industrie si sarebbero sviluppate verso gli anni sessanta. La famiglia era allora patriarcale. L’uomo lavorava la terra e la moglie accudiva i figli a casa. Tutto il lavoro si basava sull’agricoltura e si svolgeva dall’alba al tramonto. Prima e dopo la guerra, le famiglie erano molto numerose. Ogni nucleo poteva avere dai tre ai dieci figli. Tutto il lavoro era manuale. La terra era la prima e indispensabile fonte di guadagno, i contadini erano costretti a lavori duri e con pochi mezzi. Per arare i campi si servivano dei buoi, e per i viaggi si usavano i cavalli. Allora mancavano, oltre all’elettricit, tante altre cose e si era costretti ad usare le candele. Lo stesso dicesi per l’acqua, c’erano solo alcuni rubinetti in tutto il paese. E le famiglie erano costrette a servirsi di brocche o altro. Allora la vita era molto pi breve di adesso, e c’era molta pi mortalit. Per quanto riguarda il cibo ce n’era oltre il fabbisogno e sicuramente pi genuino. Con il progresso tante abitudini e lavoro vengono sempre pi a mancare. Tanti anni fa tutti gli animali venivano lasciati al pascolo, e ogni famiglia aveva quanto serviva per il suo fabbisogno. In ogni rione c’era un forno e cos le massaie potevano, a turno, fare il pane una volta o due volte alla settimana. Le strade non erano ancora asfaltate, eccezione fatta per quella principale, e le automobili non circolavano ancora. Anche per questo i bambini giocavano liberamente per strada. Ogni casa era fornita di camino e, per la legna, ognuno andava a prenderla sulla collina. Poich quest’ultima era sprovvista di sentieri, bisognava portare la legna sulle spalle. In collina si potevano vedere anche le tante baracche dei pastori, in quanto la pastorizia era un’altra importante fonte di lavoro, intrapresa da tante persone. Il compenso consisteva in qualche pecora, formaggio, nonch vitto e alloggio. Con il tempo si poteva divenire comproprietari. Prima del conflitto mondiale il Srrabus, ovvero la localit nella quale sono nato, vantava la presenza di numerose miniere dalle quali si estraeva carbone , ma anche zinco, argento ecc. contribuendo al benessere della zona. Con la fine della guerra e la chiusura delle stesse, i minatori come mio padre si dedicarono all’agricoltura. Per quanto riguarda la pesca, questa era poco sviluppata, infatti ognuno pescava da s il pesce necessario per sfamare il proprio nucleo famigliare, spesso se ne donava una parte al vicinato o a chi era in difficolt.

Prima che iniziasse "il progresso" la natura era molto generosa, e la zona era popolata da animali come cinghiali, mufloni, conigli selvatici, uccelli, ecc.. perci la selvaggina era in abbondanza. Un grande problema per le massaie consisteva nel mantenere l’igiene personale o come lavare i panni , visto che non potevano disporre dell’acqua potabile. Per l’igiene si ricorreva quindi a delle bacinelle, mentre per lavare i panni ci si serviva o del fiume (Flumendosa) o dei ruscelli. Per potere svolgere tutti i lavori manuali, sia per l’uomo che per la donna era indispensabile un’adeguata alimentazione. Si coltivava di tutto. C’era la coltura dei legumi e dei cereali ( fave, fagioli, piselli) unitamente a quella del grano, del riso, fonte di carboidrati e proteine. Crescevano uliveti, agrumeti, vigneti, ortaggi vari odorosi e ricchi di vitamine. Mangiavamo pesce fresco, formaggi freschi e stagionati ricavati dal latte di pecora, carne ovina, suina, fonte di proteine nobili; tutti cibi che oggi sono ritenuti la base di quella che oggi si definisce come dieta mediterranea.

Mancavano le comodit del progresso, ma in cambio c’era molta solidariet tra gli abitanti. Una vecchia tradizione era fonte di gioia per i bambini. Nel mese di novembre questi ultimi andavano di casa in casa, in lungo e in largo, e ogni casa faceva un’offerta di ci che possedeva. Era un modo come un altro per socializzare. Si portava di tutto, dai soldi, alla frutta, al pane ecc.. Il sacco pieno si svuotava in casa e si ripartiva, sino a che le case non erano tutte visitate. Girando in paese si poteva vedere anche come si sostituivano gli zoccoli ai cavalli da qualche fabbro, o come lavorava l’arrotino. Il paese stato vittima di un’alluvione con straripamento del Flumendosa nel 1951, molte case sono state danneggiate o distrutte. Tale circostanza ha determinato l’intervento dell’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, per la ricostruzione. Anche la mia famiglia, come tante, rimasta senza tetto ha potuto disporre di un’abitazione popolare, ma sprovvista di impianti idrici. Verso gli anni sessanta, e precisamente nel 1957, tramite l’accordo di sei stati, viene costituita la C.E.C.A. (comunit europea del carbone e dell’acciaio). Essendo di primaria importanza per il futuro il progresso e lo sviluppo, anche l’uomo inizia a cambiare. Si iniziano le ristrutturazioni di primaria importanza, le case vengono rifornite di corrente elettrica ed acqua potabile elettrica. Cambiano cos anche le famiglie, che si evolvono dal modello patriarcale a quello nucleare. Con il progresso, nel nord Italia inizia a fiorire l’industria, cos tanti contadini lasciano la terra per emigrare.

Con il passare del tempo anche le famiglie saranno sempre meno numerose. La terra sar sempre pi abbandonata, come gli animali, che raramente saranno portati al pascolo. Il progresso porta varie innovazioni. Grazie alla medicina ed agli studi scientifici oggi si pu dire che, statisticamente, in confronto al passato la vita si allungata di almeno quindici anni.

Ma la tecnologia ha causato anche degli svantaggi. Mi riferisco all’alimentazione, tecnologicamente manipolata, agli animali costretti a vivere nei recinti sempre pi ristretti, all’uomo che pi la tecnologia avanza pi viene sostituito dalle macchine. Nell’era del computer, nella nostra societ occidentale, dove si ha la possibilit di avere tutto, alcuni valori importanti come la famiglia, il rispetto, la solidariet ecc. sono stati sostituiti con altri pi effimeri e forse abbiamo perso una parte della nostra identit.

Francesco Lai

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